mercoledì 14 dicembre 2016

IO - ESSENZA, NATURA ED OPERATIVITA'


Possiamo serenamente proseguire sull'Argomento precedentemente trattato, focalizzando la nostra attenzione sul concetto di "Io". 
Di Spirito ed Animo, parleremo successivamente. 
Per prima cosa tenterò di dare un'idea, il più chiara possibile di cosa sia l'Io.
Ognuno di noi, nel parlare, nell'esprimersi in qualsiasi forma, rivolgendo un concetto a Sè stesso, dice: io. Come molte cose che si basano sulla vera forma di Intelligere, spesso, certe espressioni linguistiche riflettono dei concetti molto più profondi e concreti di quanto attribuibile nel luogo comune della "verbalità" e/o della comunicazione in genere. Nel rivolgere il nostro pensiero alla nostra Persona, si dice normalmente (ripeto): io.
Ebbene la radice di questa espressione, in realtà si basa su un riferimento ben preciso e significativo: "IO" è non riferibile al nostro corpo, bensì alla nostra Persona nella sua completezza Io + Corpo. 


Non ritengo sia il caso di discutere con i materialisti che essendo sprofondati nell'Abisso dell'Ignoranza, negano qualsiasi cosa possa non avere aspetto appunto "materialmente tangibile".
Dimostrerò molto facilmente, alla conclusione di questo mio Percorso comune con i miei Lettori, che non esiste nulla di più Concretamente percepibile financo nella sua Forma, che l' IO.
Ognuno di noi, ha la percezione costante e continua del proprio Sè. Cioè l'Entità cui si riferisce, trattando del proprio Essere. Io sono Antonio, Giovanna, Francesco, Giuseppe, ecc. Nell'affermare chi si è (per nome) in verità ci si rivolge coscientemente, alla presenza di Sè a Sè Stesso. Il mio Io Antonio, Giovanna, ecc. assume, senza volerlo, un significato che ve ben oltre l'espressione usuale nella convenzione del dire. E' in realtà, una sorta di Richiamo alla propria Natura ed alla propria Essenza, in relazione a ciò che ci circonda.
Qui si deve necessariamente entrare in un particolare che certamente non sarà condivisibile dai più, ma di cui bisogna prendere atto e che facilmente scaturirà, per conoscenza, come prima conseguenza conoscitiva da parte dei lettori che pazientemente avranno avuto la costanza di seguirmi fino in fondo.
Un tempo, (e la Mitologia lo Insegna descrivendolo fin nei dettagli) quando si voleva procreare, (al di là della tipologia dell'amplesso), non ci si affidava ad un processo biologico (per altro comune anche con gli animali) automatico come quello della Riproduzione. Si praticava un Rituale Amoroso, tramite il quale non si generava solo un corpo (figlio), ma si Generava al suo ineterno un IO.
Era un momento Estatico Superiore, basato sulla vera Pro - Creazione di un IO, ex novo. Cioé assieme al corpo si Creava letteralmente al suo interno un nuovo Essere (IO).
Di poi la degenarzione dell'Essere Umano, fece perdere queste Conoscenze, per cui, quello che ancor oggi si verifica è che, durante l'Amplesso, nel momento della Fecondazione dell'uovo da parte del Seme Maschile, al'interno, contestualmente, si inserisce un IO di passaggio, che trovandosi occasionalmente in prossimità della coppia impegnata nella fase amorosa fecondante, viene ad essere attratto magneticamente. Per usare un'espressione filosofica: come " l'Oggetto Amato, attrae a sè l'Amante ".
Una sorta di Fenomeno Magnetico soggetto alla Legge Universale dell'Attrazione.
Avviene per questo che talvolta genitori dal bassissimo livello intellettivo, per ignoranza e quant'altro, mettono al mondo dei figli che poi si rivelano Geniali, nella loro vita. All'incontrario, genitori intelligentissimi e Culturalmente elevati, talvolta mettono al mondo figli che rasentano l'idiozia. Di tali esempi se ne possono constatare centinaia tutti i giorni e ciò indipendentemente dal Paese e dalle Realtà Socio - Geografiche, prese in considerazione.
Tale fenomeno o esempio, è da prendere in serissima considerazione perché come questo, possiamo citarene molti altri, che certamente danno valore alla mia teoria fin qui esposta. Agli uni ed agli altri genitori, è capitato all'interno del prodotto del proprio concepimento, un IO che nulla ha a che vedere con l'Indole e la Natura del loro Essere. Sono sostanzialmente degli estranei (tolta l'eredità genetica biologica del corpo, come la somiglianza, il Gruppo Sanguigno, ecc.).
Tal'altra volta, per contro, accade che i figli si rivoltino verso genitori, cui non si sentono di appartenere tramite alcuna forma di legame, al punto tale da lottarli fino all'ossessione, che in taluni disperati casi si conclude (purtroppo) con un parricidio o matricidio.
Un ulteriore dimostrazione dell'estraneità dell'IO di appartenenza a coloro che l'hanno procreato.
L'Essenza dell'IO, pertanto è Unica, Inscindibile, Libera ed Autonoma, indipendentemente dalla "Forma" (il contenitore).
Per il momento mi fermo qui ed invito il Lettore a riflettere su queste mie affermazioni. Per dubbi e quant'altro, sarò lieto di rispondere a qualsiasi quesito.









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