martedì 31 marzo 2015

"RACCONTI DEL MISTERO"

"RACCONTI DEL MISTERO"

Ho voluto dare inizio ad una serie di racconti, che ritengo quantomeno originali. Questa prima raccolta, "straordinaria", lo è certamente, per le tematiche in esso trattate, che per argomenti vanno al di là della Letteratura classica nel settore. Ho inteso, rifacendomi allo stile del Grande Edgar Alla Poe, riprendere alcune tematiche piacevolmente inquietanti e portare la mente del Lettore a soffermarsi su "circostanze" e "situazioni" appunto particolari. Troppo spesso "eventi" di certo tipo sono presenti nell'Esistenza dell'uomo, per episodi e quant'altro, ma altrettanto spesso vengono negate da una sorta di razionalità piatta e basata su preconcetti che lo acceca, nascondendogli agli occhi della Mente la Realtà. E', infine, una sorta di invito a riflettere sulla possibilità che esistano, in molte situazioni che viviamo, delle domande cui forse non potremo mai dare delle risposte ufficiali, ma che certamente fanno parte del corso reale, per eventi, della nostra vita. Non è negando l'esistenza di certa tipologia di "fenomeni" che risolveremo mai i  misteri generati da fenomeni che avviluppano in qualche modo e comunque, le vicende strane che ci accompagnano lungo il percorso della nostra breve esistenza.

                                                            E.L.K.

domenica 22 marzo 2015

ERPIVORI, CEDACEI E PRETI ROSSI

ERPIVORI, CEDACEI  E  PRETI  ROSSI
(Ovvero la crisi dell’Ideologia)

Correva l’anno 1967 ed all'epoca frequentavo il Liceo Classico. Come tutti i giovani studenti che stavano vivendo i prodromi del “sessantotto”, mi interessavo di politica. Lessi un libro, purtroppo andato perso e di cui non ricordo né il nome dell’Autore, né quello della Casa editrice. Al di là dei contenuti che ancora sono fermamente radicati nella mia memoria, chiedo scusa al geniale Autore e mi permetto di prendere in prestito il titolo dell’Opera, che comunque ritenni e ritengo veramente egregia. Il titolo era quello riportato in testa allo scritto: “Erpivori, Cedacei e Preti Rossi
La motivazione principe è che per me si tratta di un titolo che mai come di questi tempi, riesce ad interpretare la realtà Socio – Politica ed Ideologica che stiamo, purtroppo, direttamente vivendo negli anni presenti e la sua totale crisi.
La storia ci insegna, che alla base di qualsiasi scelta politica e socio-comportamentale, esiste sempre un’Ideologia, i cui principi influenzano direttamente Pensieri ed azioni ad essi successivi e conseguenziali. Così avvenne da sempre e fino a circa trentanni fa, quando le visioni della Politica di Sturzo, dei Seguaci di Marx e di tanti altri, più o meno laici, rappresentavano la base del Pensiero, su cui si articolavano le Attività dei Partiti e dei Singoli che in essi militavano. Ben rammento, quando pur di non contravvenire alla Regola imposta dal Partito, nella coerenza con la sua visone globale, appena vi era una qualsiasi forma di “deragliamento” dalla via centrale, si apriva una sorta di forma autocritica del proprio operato, e ci si sforzava, con tutte le proprie energie, di riprendere il percorso più o meno volontariamente ed erroneamente interrotto.
Una sorta di Disciplina Morale, che al di là della posizione parlamentare del Partito (Destra o Sinistra), veniva ancor prima di qualsiasi interesse personale, immanente ed egoistico. L’Uomo era al totale e completo servizio dell’Idea.
Non sono trascorsi più di trentanni (non trenta secoli) e si è arrivati a dover assistere a quanto si vede oggi. Da qui il Titolo in cui sapientemente, l’Autore ha sostituito alcune lettere ed aggiunto una parafrasi, per indicare come una sorta di sporco camaleontismo infettivo e quindi collettivo, abbia ormai invaso completamente e definitivamente la Politica e quindi, di conseguenza le Istituzioni, dei nostri giorni.
Così si assiste ad ormai consueti e routinari comportamenti dei nostri uomini di Governo e dei Partiti cui fanno riferimento, che si basano su qualcosa di non ben definito ed ancor più di incomprensibile.
Un travaso di uomini della Democrazia Cristiana, che hanno finito per invadere le file della Sinistra pur di poter rimanere a galla e mantenere salde le poltrone del Potere. Una Sinistra che si autodefinisce tale, pur avendo perso totalmente i riferimenti della propria genesi ed origine ideologica. Una volta la differenza di base tra le due Parti, consisteva in una radicale posizione nettamente delimitata da due termini: Reazionario e Rivoluzionario! Proletario e Capitalista. Certamente definizioni esasperate e forti, ma sicuramente nette e chiare per contenuti e significati.
Oggi, invece, si può assistere normalmente all'evento in ragione del quale, un Reazionario di tradizione, avanza di carriera nelle file dei Rivoluzionari, che per contro, a loro volta vivono solo sulla scorta di posizioni basate sulla conservazione dei Capitali.
Una sola cosa li accomuna: la fiamma ossidrica con cui hanno saldato i propri sederi alle poltrone di Palazzo!
Così l’ala più avanzata della Sinistra vede presenti tra le proprie file come Rappresentanti, i più ricchi personaggi di varie categorie: Banchieri; Industriali d’alto rango; Imprenditori con la Ferrari; Artisti che fanno gli Intellettuali e che oltre a quelli dichiarati, hanno un fottio di soldi nascosti all'estero; Prelati ricchissimi e Potenti di tutte le risme.
Al contrario, a Destra si assiste a presenze oscure, che predicano bene e razzolano altrettanto male, parlando di moti rivoluzionari contro una Sinistra Autoritaria e lontana da qualsiasi forma di Democrazia (il che è comunque vero). Si definiscono Laici e perseguono una sorta di finalità lontana mille miglia dai principi che li vedono presenti in una collocazione che neanche loro stessi ormai più, comprendono.
Tutti si si arrogano il diritto di essere forieri di Ideali di Democrazia, Uguaglianza e Libertà alla medesima maniera e senza differenziarsi in alcun modo da chi si trova in schieramenti opposti.
Il Parlamento vede presenti sulle poltrone, sinistrorsi e destrorsi assieme, qualunquisti e senza Dio negli stessi scranni, Laici e Cattolici assieme, Gruppi dall’Ideologia incomprensibile se non totalmente sconosciuta, caratterizzati da un’eterogeneità di base: l’assoluta mancanza di posizione politicamente definibile.
Tutti però hanno in comune un unico denominatore: Danaro e Potere.
Una sola Fascia è rimasta tal quale. Una sola Categoria è rimasta sempre la stessa. Quella assente dai Palazzi: la povera Gente sempre più discriminata, vilipesa e senza risorse. I poveri disgraziati, sulla salute e sul lavoro dei quali, loro si sono arricchiti e senza alcuna vergogna continuano a farlo indefessamente. I poveri cristi che ci rimettono sangue e salute per lavorare da mane a sera e soffrono le pene dell’inferno solo per poter sopravvivere. Il Cittadino comune che non ha alcun valore ed alcun significato in tutto questo contesto.
Ed i primi, parlano…, parlano…, parlano…, ma comunque tentino di autodefinirsi, per rimanere a galla nelle posizioni di privilegio in cui si trovano, una sola realtà resta incancellabile ed innegabile di fronte alla Storia! Sono e restano tutti un agglomerato inopinato di: “ERPIVORI, CEDACEI  E  PRETI ROSSI…….

                       E.L.K.